PRIMA CAFÉ

Pensato per accompagnare la vita dei clienti e del quartiere da mattina a notte, Prima Café non vuole essere una vetrina dell’attività principale del cliente, che opera nel campo delle assicurazioni, ma un luogo che contenga diverse funzioni, dal caffè vero e proprio, al bistrot, dal ristorante al cocktail bar. Ma l’esigenza da soddisfare non è stata solo quella legata al consumo di cibo o dello svago. Oggi, sempre più spesso, la vita privata, quella sociale e il lavoro confluiscono in un unico contenitore e anche i locali si adeguano a questa tendenza diventando estensioni delle dimore private e degli uffici, a cui si aggiunge la componente dello scambio relazionale.
INFO
Location
Corso Garibaldi 73, Milano
Cliente
Prima Assicurazioni
Progetto: 2019
Realizzazione: 2019-2020
Area
190mq area vendita, 140mq accessori
Prestazioni
Concept
Interior Design (preliminare, definitivo, esecutivo)
Documenti e gestione gara
Direzione lavori e artistica
Design team
Filippo Pagliani, Michele Rossi
Davide Viganò (Project Leader)
Elena Ghetti, Federica Cocco, Irene Seracca Guerrieri, Alice Cuteri, Enrico Sterle, Stefano Venegoni (Rendering)
Consulenti
Coordinamento della sicurezza
Fa.Ma. Ingegneria Srl, Milano
Progettazione strutturale
Fa.Ma. Ingegneria Srl, Milano
Progettazione impiantistica
Fa.Ma. Ingegneria Srl, Milano
Illuminotecnica
IN-VISIBLE lab, Sesto Calende (VA)
Fornitori
General Contractor
WAY Spa, Rho (MI)
Impresa Edile
Conti e Conti Srl, Lentate sul Seveso (MB)
Serramenti
Vetreria Busnelli Srl, Lissone (MB)
Arredi su misura
AV Arreda Srl, Trezzo sull’Adda (MI)
Divani e poltroncine
Meridiani Srl, Misinto (MB)
Sedie e sgabelli
Verpan, Horsens (The Netherlands)
Cucine e banchi bar
Forcatering srl, Milano
Pavimentazioni in resina
IPM Italian Srl, Sulbiate (MB)
Illuminazione
IGuzzini, Recanati (MC)
Audio
Light Video Sound Srl, Rho (MI)
Foto
Andrea Martiradonna
Video Editing
Federica Cocco
06/2020
La Repubblica
Touch Point
07/2020
Area
Luce
Archello
Archiportale
Adnkronos
Pambianco
Touchpoint pag. 16
ViviMilano
ViviMilano (quartiere Isola-Garibaldi)
Globe Styles
Yahoo Notizie
Affari Italiani
Padova News
Ad-Italia
09/2020
Interni
10/2020
Vanity Fair
Coqtail Milano
IFDM
Elle Decor
Milanodabere
Contract Network

Prima Cafè_Work in progress
L’interior design pensato per i 200 mq circa su cui si snoda il locale crea un ambiente informale, flessibile e tecnologico. L’arte e un certo gusto scenografico che accompagna i grandi eventi della musica rock sono alla base di un ambiente in cui il colore e la luce cambiano al ritmo delle ore del giorno e della sera.
Un unico grande spazio, illuminato da vetrate a tutt’altezza verso la strada e la piazzetta antistante l’entrata, accoglie le funzioni di bar e di ristorante. Lungo tutte le pareti, concepite come spazi tridimensionali, corre un nastro plissettato a doppia finitura, ispirato all’arte cinetica. Questo elemento è formato da pannelli prismatici a sezione triangolare che, giustapposti, offrono continui passaggi dalla sfumatura del viola a quella di una preziosa specchiatura brunita.
Anche il progetto illuminotecnico, è pensato per generare atmosfere diverse a seconda delle ore del giorno. Un sistema di illuminazione altamente tecnologico, formato da 600 tubi trasparenti e riflettenti, illuminati da proiettori led, creano una scenografica onda luminosa che occupa tutto il soffitto del locale. L’intensità e il colore della luce sono programmati per modificarsi nel tempo: chiari e discreti durante il giorno, caldi e intensi la sera, seguendo i principi del ritmo circadiano in cui la luce tiene conto del ciclo biologico umano per garantire il massimo benessere.

I toni freddi dei blu e dei viola dialogano perfettamente con il colore del ferro crudo dei tavoli e delle finiture bronzate del locale, che si popola di arredi accoglienti, diversificati nelle forme e nelle dimensioni, dal carattere vagamente vintage.

Prima Cafè è pensato anche come luogo dove organizzare eventi privati, dove fermarsi a lavorare tra un appuntamento e l’altro. Il lavoro sull’interior design si è concentrato sull’identità fluida del locale che accompagna le sue metamorfosi, creando un luogo ibrido in cui il binomio funzione-estetica viene ribaltato.
