
Filippo Pagliani e Michele Rossi in conversazione con Andrea Carloni e Carlotta Ferrati parlano del loro approccio alla progettazione degli spazi di lavoro, del ruolo dei concorsi e delle attività che lo studio dedica alla ricerca e al dialogo con le culture creative di Milano e internazionali.

Gli studi di architettura milanesi si sono opposti all’asettico stile internazionale con il tipico pragmatismo lombardo, hanno risposto non opponendosi ad esso, ma semplicemente emendandolo. Diversi sono i nomi di coloro i quali, pur nelle distanze, hanno scelto questa via e lo studio Park Associati in special modo.

Il libro presenta 41 progetti di ridimensionamento urbano che illustrano i diversi approcci da parte di urbanisti, architetti e proprietari di edifici a questo argomento. Indipendentemente dal tipo di densificazione applicata, la costruzione esistente gioca un ruolo importante sia nel contesto che nel design.

I visitatori entrano attraverso il negozio, che dà accesso al ristorante e, a sua volta, allo spazio di lavoro. Il passaggio da uno spazio all’altro è fluido. Il negozio, il ristorante, il bar, contribuiscono alla piacevolezza del luogo, contribuendo alla sua riconoscibilità e facendone un punto di riferimento in città. Frame, luglio – agosto 2018

“Open! Studi aperti” promossa dal Consiglio nazionale degli architetti, apre 700 studi in tutta Italia con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’architettura. Park Associati, mostra l’ampliamento dello studio di via Garofalo 31, con il piano terra allestito quasi a sala espositiva dei modelli”. Teresa Monestiroli La Repubblica, 18 maggio 2018

“L’architettura del mondo dell’ufficio ha un posto ben preciso nell’immaginario collettivo e viene dai grandi classici cinema: i vasti open space divisi da corridoi centrali con le divisioni classiche delle postazioni e gli uffici singoli, riservati ai dirigenti. Oggi esiste sempre meno esiste uno spazio che possiamo chiamare corridoio ed è sempre più rara una…

I rami verdi di Tenoha Il design è incentrato su un continuum formale e visivo per dare ai 2500 metri quadrati un senso di continuità delle parti, fino ai più piccoli dettagli, rafforzato dall’uso di porte e partizioni in vetro che consentono una circolazione fluida e uniforme attraverso gli spazi.

Al civico 18 di Via Vigevano a Milano in un ex edificio industriale degli Anni 30 fresco di restauro, ha aperto Tenoha Milano, un grande concept store polifunzionale che raccoglie insieme un negozio, un ristorante, un’area coworking oltre a una zona per eventi e uno spazio pop up. Luca Trombetta

L’inizio fu una festa. Poi prendere uno il posto dell’altro e farsi le ossa presso lo stesso maestro: Michele De Lucchi. Una reputazione fatta di bravura , understatement e umana simpatia che colloca Michele Rossi e Filippo Pagliani tra gli architetti più amati della loro generazione. Virginio Briatore

Si tratta di una delle poche strutture metalliche dell’architettura italiana di questi anni. Differenziandosi dalla tradizione prevalentemente cementizia che caratterizza l’architettura italiana del dopoguerra, i Soncini si specializzano in questa tecnica costruttiva e la adottano in maniera raffinata. Luka Skansi

“Tutti e tre i piani dello spazio sono rivestiti con rifiniture in ottone bronzato, legno Bahia a costolette cannucciato, marmo Eramosa e pavimenti in travertino di Navona. I mobili comprendono poltrone Poltrona Frau e tappeti Ruckstuhl, insieme a sedie e lampade disegnate da Studio Park e prodotte esclusivamente da Driade.”

Milanofiori si trova a sud-ovest di Milano, nel comune di Assago e offre un’intera gamma di edifici abitativi, commerciali e per il terziario. Oggi l’area si arricchisce di un nuovo edificio per uffici dalla struttura apparentemente chiusa che racchiude un giardino-campus. Melanie Meinig

Nell’ambito dell’edificazione dell’area Milanofiori, all’interno del complesso denominato “Gli uffici nel verde”, si insedia, nella porzione nord del lotto, il nuovo edificio per uffici della Nestlé. La realizzazione è stata costruita sull’impronta di due edifici individuati dal Piano Particolareggiato vigente, ma mai realizzati. Matteo Brasca / Gaia Laura Brasca

Per un archeologo del futuro che scrivesse un testo sulle vicende dell’architettura di oggi, la scoperta del gruppo Park sarebbe illuminante perché gli permetterebbe di trovare l’anello mancante di congiunzione dell’architettura High Touch. Che cos’è l’architettura High Touch? Luigi Prestinenza Puglisi

Il nostro lavoro è la sintesi di due visioni.I progetti nascono non solo dal connubio di due approcci diversi ma dalla somma di processi partecipati. Da sempre ogni occasione progettuale viene condivisa ed è il risultato del nostro lavoro comune. Filippo Pagliani – Michele Rossi

Una delle nostre fonti d’ispirazione è l’architettura italiana della ricostruzione dagli anni ’50 in poi, che sta diventando un punto di riferimento, anche all’estero, della cultura architettonica mondiale. Si progettava e costruiva, in quel periodo, con una consapevolezza straordinaria. Filippo Pagliani

Alta complessivamente quasi 50 metri e dominata da tre torri, la nuova sede aziendale richiama il profi lo delle montagne circostanti anche grazie a un rivestimento in pannelli di alluminio variamente forati e colorati che, rifettendo le tinte del cielo, risultano cangianti e molto luminosi. Debora Nezosi

Questo edificio può, in un certo senso, essere considerato opera unica, prodotto di un attivo e condizionante processo di selezione operato dalla committenza che va dalla scelta del luogo, agli architetti, ai professionisti, agli esecutori e a tutti i tecnici che hanno portato alla definizione finale della complessa macchina funzionale. Luka Skansi